SETTIMANA 21.03.2011

 

21.03.2011

Cari Lupi, Buona Primavera! L'inverno è finalmente finito, almeno quello astronomico. State tranquilli, adesso potete tirar fuori il naso dalla tana nella quale vi siete rinchiusi per tutti i mesi passati. Gli uccelli tornano a cinquettare, le piante a sbocciare di gemme e di fiori, le farfalle svolazzano, l'aria è più dolce, il mare più azzurro e più calmo. Tirate fuori le vele, asciugatele al sole e fatevi vedere. Non ricordiamo più neanche il vostro odore, per non dire dei vostri musi. Ho visto alcune tracce di Rocking, Velsheda, e Virudaka nella visubox e ci ha fatto molto piacere. "Mena mena, c'aggia a fari cu vedetti?" (traduzione: Dai, sù, che devo fare per vedervi?).

Prosegue la storia della musica folk salentina. Dopo aver visto la "Ronda", cioè il cerchio di tamburellisti, dentro il quale, a turno, una sola coppia di ballerini danza il corteggiamento tra uomo e donna, questa settimana parliamo della "Notte della Taranta", cioè del maggiore evento musicale del Salento. In particolare vedremo perché e come nasce. Prenderemo in rassegna solo i primi anni di vita del Concertone, perchè tante sono le notizie legate a questo evento. Parleremo inoltre del primo gruppo musicale nato nel Salento, cioè del "Canzoniere Grecanico Salentino", di cui ascolteremo due brani. Chi volesse leggere o ascoltare quanto già descritto, potrebbe cliccare sul tasto NEWS nella home page, dove troverà l'indice dei vari capitoli. Inoltre chi vuole lasciare un commento, può farlo nel forum. A fine pagina c'è un tasto per l'accesso immediato al post della musica folk salentina.

Buon vento Orione

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PREVISIONE METEO

Tendenza della settimana (da lunedì 21 a domenica 27, ore 14): lunedì, la corrente a getto (quella che scorre a 5500 mt con 80-100 nodi e motore del meteo a bassa quota) proviene da ponente e passa sull'alta europa, poi piega verso l'Italia, creando una saccatura di bassa pressione al sud con brutto tempo. Poi la corrente cambia percorso portando la saccatura verso oriente e migliorando il tempo sull'Italia, mentre si crea una nuova zona di saccatura ad occidente. La situazione di domenica è visibile nella foto. L'italia subisce una corrente di maestrale fresco sull'adriatico ed una corrente di ponente caldo su tirreno ed ionio(vedi foto).

Lunedì 21, ore 14..................................Domenica 27 , ore 14

Previsione della settimana: Lunedì 14, ore 14: Pressione tra 1019 mbar in sicilia 1029 mbar nel nord italia. Arriva aria fredda dai Balcani che alimenta la zona di bassa sulla Grecia. Ovunque venti da grecale o settentrione F4 fino ad F6 su ionio e tirreno occidentale. Nuvole su italia centrale e meridionale con pioggie su Puglia. Nevicate su appennini a 1000 mt. su alpi a 1500 mt. Temperatura in calo, con 9°C a Milano, 7° a Senigallia, 11°C ad Oristano e Lecce. Martedì, ore 14: Pressione invariata. Venti di grecale o levante tra F3 ed F4. Nuvole su centrosud con pioggie, specie su basilicata. Neve a quota 1300 mt su appennino centrale. Temperatura: 9°C a Milano, 9° a Senigallia, 11° ad Oristano e 14° a Lecce. Mercoledì, ore 14: lUlteriore aumento della pressione: 1027 mbar su sicilia e 1032 mbar in val padana. Venti settentrionali o da grecale F3 - F4 ovunque, tranne che ponente F3 su tirreno occidentale ed F5 su cnale di sardegna. Poche nuvole senza pioggia Temperatura in leggero rialzo al nord: 12°C a Milano e Senigallia, 14° ad Oristano e Lecce. Giovedì, ore 14: Pressione stabile, tra 1027 e 1032 mbar, e livellata su tutta l'Italia. Venti variabili o settentrionali max F3 su adriatico, tirreno ed ionio; levante F4 su canale di sardegna. Niente nuvole nè pioggie. Temperature ancora in leggero rialzo: 15°C a Milano, 13° a Senigallia, 15° ad Oristano, 16° a Lecce. Venerdì, ore 14: calo della pressiona al nord (1020 mbar) e stabile al sud (1028 mbar). Venti variabili F2 su adriatico; meridionali F3 su ionio, F3-F4 su tirreno. Nuvole solo su venezie ma senza pioggia. Temperature stabili come giovedì. Sabato, ore 14: pressione ancora in calo: 1015 mbar al nord e 1021 mbar al sud. Venti meridionali ovunque max F3. Nuvole in intensificazione da sud con pioggie scarse su tirreno. Neve su Alpi sopra i 2400 mt. Temperarture cone venerdì. Domenica, ore 14: pressione in calo anche al sud (1018 mbar) stabile al nord. Venti (vedi foto). Nuvole su tirreno e al nord con scarse probabilità di pioggia. Neve su alpi a 2500 mt. Calo della temperatura al nordd con 12°C a Milano e Senigallia, 16 ° ad Oristano e Lecce.

Domenica 27.03.2011 ore 14

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La musica folk salentina – La Notte della Taranta - 1° parte

Nella settimana scorsa abbiamo visto l'espressione più genuina e popolare della Pizzica, cioè il ballo nella "Ronda". La Notte della Taranta è l'altra faccia della stessa medaglia. Nella Ronda c'è il ballo di una sola coppia, qui il ballo di migliaia di coppie. La Ronda è spontanea e non programmata, usa pochi strumenti, produce una musica tradizionale, semplice e genuina per il divertimento delle poche persone presenti. La Notte è progettata e programmata, usa un' orchestra, produce una musica non solo tradizionale, complessa e contaminata da suoni e ritmi estranei anche esotici per il divertimento di migliaia di persone anche non salentine. In ogni caso i salentini vanno al concerto non solo per ascoltare, ma per ballare e suonare. Tantissime persone portano il tamburello e accompagnano l'esibizione degli artisti sul palco. Ma come è nata la Notte della Taranta? E' stata una gestazione lunga e laboriosa, con una nascita assolutamente naturale, senza nessun parto cesareo od intervento esterno. Bisogna ricordare che nella seconda metà del 1900 nel Salento un bel gruppo di personaggi riscoprì, studiò e raccolse una serie impressionante di testimonianze di musica, testi, canzoni della tradizione culturale salentina e grecanica. Ci si trovò di fronte ad una miniera immensa di storia culturale non fatta solo di pizzica, ma anche di stornelli, serenate, canti di lavoro ecc.. Questo spinse alla nascita di gruppi musicali e alla riscoperta di strumenti, come il tamburello ed il violino, che erano privilegio di pochi. Nacque anche una presa di coscienza della grande ricchezza che si aveva a disposizione. Dall'idea di una donna, come spesso accade, nacque la scintilla che incendiò tutto questo materiale. La scrittrice Rina Durante (Melendugno 1928 - Lecce 2004), era una di quelle persone che si interessavano al recupero delle tradizioni etnico-musicali del Salento, contribuendo alla salvaguardia e alla riscoperta del Tarantismo. Le sue opere si concentrarono anche sul disagio delle classi più deboli (lavoratori, emigranti, ecc.). Nel 1975 fondò il primo e più antico gruppo di musica popolare salentina a cui dette il nome di "Canzoniere Grecanico Salentino", (Miglior Gruppo di Musica Popolare Italiana - MEI 2010). Poichè Rina non sapeva suonare o cantare, dette la conduzione musicale al cugino Daniele, musicista. Però curò personalmente il primo album del gruppo: Canti di Terra d'Otranto e della Grecìa Salentina. Così la musica salentina cominciò ad invadere il territorio, e ad essere conosciuta anche da un pubblico estraneo alla sua cultura. A questo punto credo sia doveroso ascoltare un brano del Gruppo. Ho scelto un canto molto diverso da una pizzica, un vecchio canto religioso del periodo della quaresima dove i musicanti giravano per le masserie per cantare e ricevere in dono qualche forma di formaggio. Se i "Patruni" erano restii a dare i doni, i musicanti ripetevano il canto molte volte fino a stancarli. Più che un canto è una cantilena ripetitiva, o, come si dice nel Salento, "tira 'ntrame", perchè l'ascolto finisce con lo stancare chi ascolta. Si chiama "Munti Munti" ed inizia con "Sta venì i munti munti, massara mia facimu li cunti..e cce cusi e nun ne fare, na pezza te caciu, tu m'hai te dare..." L'originale, in vinile è stato registrato addirittura nel 1977 per la Fonit Cetra. Qui siamo a Cutrofiano in occasione dei canti della Passione. La voce femminile è quella della bravissima Maria Mazzotta, dotata di una sensibilità interpretativa e musicale veramente rara, che riascoltaremo alla fine del capitolo con una pizzica; la voce maschile è di Mauro Durante nipote di Rina Durante, bravissimo violinista, tamburellista, attuale responsabile del Canzoniere e coadiutore della Notte della Taranta. Avverto che il brano è abbastanza triste, ma merita l'ascolto per far conoscere le vecchie tradizioni salentine,...almeno per un pò, se resistete.

... "Munti Munti" del Canzoniere Grecanico Salentino

http://www.youtube.com/watch?v=NtFoke0TecQ

Tornando al Salento, la storia stava virando. La società che si apriva, negli anni '80 e '90, posizionava le sue rotte principali non più nel Nord Europa, ma nel Mediterraneo dove il Salento, per lunghissimo tempo, era stato "finibus terrae", periferia di un continente, riserva di braccia che avevano prima attraversato gli oceani e poi risalito la penisola verso le miniere della Francia e del Belgio, le grandi fabbriche del Nord Europa e poi del Nord Italia. Ora, per vicende che la storia aveva oscuramente disegnato, il Salento non era più come scriveva Quasimodo “…terra spaccata dal sole e dalla solitudine”, ma tornava ad essere straordinario crocevia di popoli, di razze, di culture che qui approdavano, grazie al turismo europeo, venuto ben prima di quello italiano. Finalmente, nel 1997, un gruppo di giovani amministratori della Grecìa Salentina, (Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cutrofiano, Martano, Martignano, Melpignano, Sternatia, Soleto, Zollino, più i comuni non grecanici di Cursi, Galatina ed Alessano) si pose il problema di come vincere la sfida con la modernità, ma senza provare a rincorrere un Nord che non potevano mai essere, piuttosto ripartendo dalla principale ricchezza che determina l’aspetto e il carattere di una comunità e di un territorio: la relazione profonda tra i luoghi ed i suoi abitanti. Cominciarono a ragionare come “area”, come territorio che ripartiva dalla sua identità più antica, da un idioma comune ormai in disuso e destinato al declino ed all’oblio. Nella loro idea di sviluppo proprio quella marginalità del Salento diventava la loro ricchezza, insieme alla cultura, al patrimonio storico ed architettonico, al paesaggio ancora incontaminato, alla tradizione che la marginalità aveva preservato dai guasti del tempo. Lo straordinario patrimonio musicale apparve subito come una forte opportunità per esprimere al meglio la propria identità. Si resero però anche conto che solo il dialogo, il confronto tra la musica di tradizione salentina e i linguaggi della musica contemporanea poteva permettere alla tradizione di essere viva e vitale ed anzi, quante più interpretazioni diverse riusciva ad avere, tanto più essa parlava ad un sempre maggiore numero di uomini. Così pensarono d'organizzare un festival di dialogo e confronto della musicale popolare, che il Canzoniere Grecanico Salentino stava intanto divulgando, con quella moderna e contemporanea.

Nell'anno 1998 ad Agosto , prese il via la prima edizione, con la formula di un concerto da tenersi contemporaneamente nella stessa giornata nei vari paesi della Grecìa Salentina, per arrivare, alla sera, al concertone finale di Melpignano che riceveva le migliori prestazioni musicali fatte dai vari gruppi nel pomeriggio. Il Canzoniere Grecanico Salentino, per tradizione, è il gruppo che ha l'onore di aprire il concertone. È in questo contesto che nacque la Notte della Taranta, che è il più grande festival musicale dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali che vanno dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica. Proprio per questa scelta, nei primi concerti dal 1998 al 2003 anni ci furono le cooperazioni con Fabrizio De Andrè, Maurizio Dehò, uno dei maggiori violinisti italiani, Joe Zawinul, pianista, tastierista, organista e compositore americano, collaboratore di artisti del calibro di Miles Davis, e fondatore del gruppo Weather Report, Vittorio Cosma, compositore, produttore ed arrangiatore, ex PFM. Intanto nel 2000, la formula cambia: dal concerto in contemporanea si passa al concerto itinerante fra le diverse città e su diversi giorni, per confluire nell'ultimo giorno a Melpignano. Gli ospiti "forestieri" saranno in questo periodo: Franco Pavan, Constance Frei, Nour Eddine, SpaccaNapoli, Gilson Batista de Silvera, Manu Thèron, Xvacu Amieva, Anna Dimitri, Roberto Gemma, Giuliana De Donno, Franco Nuzzo, Aldo Gemma, NOA, Zohar Fresco, Gil Dor, Solis string Quartet, Luigi De Mario, Vincenzo Di Donna, Gerardo Morrone, Antonio Di Francia, Andrea Parodi. Infine Mascarimirì, Manu Thèron, Xvacu Amieva, Raiz, Teresa De Sio, Radiodervish e Dj Bellezza. Inizia la cooperazione con Stewart Copeland, batterista dei Police, che rimarrà "pizzicato" dalla musica salentina e diventerà una presenza costante di tutti i futuri concerti. La commistione della musica salentina con i ritmi più moderni fu vista come un pregio. La partecipazione al concertone finale di Melpignano crebbe da 5000 persone nel primo anno, a 15.000 nel 1999, a 30.000 nel 2000, a 50.000 nel 2001, a 60.000 nel 2002 e nel 2003. Ho trovato un bel video storico di questo periodo, fatto dal regista Piero Cannizzaro che racconta la notte della taranta del 2001 e dintorni. E' utile per vedere come era la festa di dieci anni fa. Sul video vedrete nell'Ordine Uccio Aloisi, un grande della riscoperta della Pizzica, un cantante che è stato l'esempio per tutti gli altri che lo hanno seguito. Poi si vede Melpignano prima e durante il concertone con i Mascarimirì sul palco. Segue il maestro concertatore della Notte della Tranta, Piero Milesi che spiega la logica della musica scelta per la Notte a cui segue una spiegazione di Enza Pagliara che la settimana scorsa avete ascoltato nella Zamara.

...LA NOTTE DELLA TARANTA E DINTORNI di Piero Cannizzaro 9' x264 001

http://www.youtube.com/watch?v=sYGfQRYPQi8

Credo che dopo questo video vi siate già fatti un'idea di quello che può essere questo concertone. Ma proseguiamo con la storia. Nel 2004 ci fu una svolta epocale nella manifestazione che intanto era diventata grande e cominciava a camminare con le sue gambe, senza supporto di musica "forestiera". Il maestro concertatore, quell'anno, era Ambrogio Sparagna, allievo prediletto di Diego Carpitella, che decise di rimettere al centro della scena la tradizione salentina. Fondò l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta messa insieme con audizioni fatte su tutto il territorio salentino e alle quali risposero oltre 300 musicisti. L'organico che ne derivò, circa 60 elementi, era composto da organetti, tamburelli, flauti, viole, violini, chitarre, percussioni, mandole, mandoloncelli, voci e molti altri strumenti tipici della musica tradizionale. Anche gli ospiti del concertone (tutti cantanti) furono invitati ad interpretare i brani della tradizione , adattando ai suoi canoni il proprio stile, il proprio sound, la propria formazione. Così sono saliti sul palco della grande notte di Melpignano il 21 agosto, Franco Battiato, che ha interpretato due brani della tradizione (Quannu te lai la faccia la matina e Damme nu riccio), Gianna Nannini, che è stata la voce del canto Fimmine Fimmine e Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso e qui interprete di Su 'rrivatu a San Franciscu. Fu un grande successo con 70.000 presenze e quattro ore e mezza di concerto.

Il primo brano è una dolce serenata d'amore che Battiato esegue nel suo caratteristico stile, cambiando leggermente il testo. Questo è il testo tradizionale che, se volete seguirlo durante il brano, dovete aprire il video su una finestra e ritornare alla pagina dei lupi cliccando su "home".

Quannu te lai la facce

Quannu te llai la facce la matina ............................. Quando ti lavi la faccia alla mattina
L'acqua ninella mia nu l'hai menare......................... l'acqua ninella mia non la devi gettare
Nu l'hai menare l'acqua na...................................... non la devi gettare
L'acqua ninella mia nu l'hai menare nu l'hai menare.. l'acqua ninella mia non la devi gettare...
Ca ddhu la mini tie nasce na ro-sa........................... che dove la getti tu nasce una rosa
Na rosa e nu rusieddhu pe ndura-re..........................una rosa ed un roseto da odorare
Na rosa pe ndurare na.............................................una rosa da odorare
Ne nasce moi na rosa pe ndurare ca pe ndurare........ ne nasce ora una rosa per odorare....
Ca ene le speziale te la ci-na................................... che viene lo speziale della Cina
Me face meticine pe sanare.....................................ne fa medicine per guarire
Na pe sanare face na..............................................per guarire fa
Na pe sanare face meticine na pe sanare................. per guarire fa medicine per guarire
Mo pe sanare le ferite mei...................................... ora per guarire le ferite mie
Ca su d'amore e nu sananu mai.............................. che son d'amore e non guariscono mai
D'amore le ferite na............................................... D'amore le ferite
Ca su d'amore e nu sananu mai nu sananu mai
........ che son d'amore e non guariscono mai....

..."Quannu te lai la faccia" - Franco Battiato

http://www.youtube.com/watch?v=RuIK1JPRzSg

Il secondo video, purtroppo molto scarso dal punto di vista visivo e sonoro, perché fatto probabilmente con un telefonino, è quello di Gianna Nannini. La seconda canzone si chiama "Fimmine Fimmine" ed un un canto di lavoro abbastanza scherzoso che denuncia ironicamente l'ingiustizia dei padroni, riflettendo sul fatto che le donne povere erano costrette ad andare a lavorare il tabacco, le olive e l'uva presso i campi dei "Signori", "tei Patruni". Lo stile della Nannini trasforma la canzone tradizionale ed anche molto il testo, tralasciando i due riferimenti a San Paolo, che sono molto tradizionali, ma un pò licenziosi. Come ricordate, San Paolo è diventato per il Tarantismo, il protettore della sessualità. In ogni caso il risultato del brano è apprezzabile. Ecco il testo originale:

Fimmine Fimmine

Fimmine fimmine ca sciati allu tabaccu.............Donne donne che andate al tabacco
ne sciati dhoi e ne turnati quattru.................... ne andate due e ne tornate quattro.
Ci be lu tice cu chiantati lu tabaccu...................Chi ve lo dice di piantare il tabacco
la titta nù be ta li tiraletti.................................la Ditta non vi dà il telaio (per asciugarlo)
Ca poi li sordi be li benedicu.............................che poi i soldi, li benedico, (sono solo)
cu bè cattati e noci pe natale...........................per comprarvi le noci per natale (sono pochi).
Te lu ticu sempre cu nu chianti lu tabaccu.........Te lo dico sempre di non piantare il tabacco
lu sule è forte e te lu sicca tuttu.......................il sole è forte e te lo secca tutto.
Fimmine fimmine ca sciati alle ulie...................Donne donne che andate alle olive
cujiti e fitte e puru le cijare..............................cogliete quelle fitte e pure quelle sparpagliate
Fimmine fimmine ca sciati a vinnimare.............Donne donne che andate a vendemmiare
e sutta lu cippune be la faciti fare.................... e sotto la pianta ve la fate fare
E Santu Paulu meu te le tarante,......................E san Paolo mio delle tarante
pizzichi le caruse a 'mmenzu l'anche................pizzichi le ragazze in mezzo alle gambe
E Santu Paulu meu te li scursuni.......................E san Paolo mio degli scorpioni
pizzichi li carusi alli cujuni.
..............................pizzichi i ragazzi ai coglioni.

...Gianna Nannini - "Fimmine Fimmine"

http://www.youtube.com/watch?v=3HZxMu1HNwA

Dopo queste libere interpretazioni della pizzica, è arrivato il momento della danza. Propongo un video dei Tamburellisti di Torrepaduli con la ballerina Serena D'Amato che abbiamo già visto nelle sttimane scorse, quando si parlava del ballo della pizzica. Vediamola come interpreta il corteggiamento in questo video. E' un brano molto vivace e coinvolgente, che induce a ballare: guardate la violinista che, al minuto 4.50, si mette a ballare anche lei.

...TAMBURELLISTI DI TORREPADULI - "Pizzica in sol" - Live 2010

http://www.youtube.com/watch?v=L8tBkewq21Q

Infine chiudo con la Notte della Taranta di quest'anno e con una Pizzica di San Vito del Canzoniere Grecanico Salentino dal nome di "Beddhru stanotte", che racconta la passione, la rabbia , la disperazione di un amore non corrisposto. Comincia con un significativo "Ah quantu è bruttu e misero lu spettare, massimamente quannu senti amore...". Ma il ritmo è sempre quello allegro della Pizzica, quasi per far dimenticare le sofferenze e predisporre all'allegria, come abbiamo già visto in altre pizziche, tipo Kalinifta: parole tristi e ritmo allegro. Il video rende bene cosa vuol dire essere presenti al concerto. Si rivive la stessa atmosfera di comunità sociale della Ronda, e tutti sono spettatori-attori di questo evento coinvolgente, dove la forza, la straordinaria potenza della Pizzica riesce ad arrivare fin dentro il cuore delle persone. Prima di ascoltarla, vi consiglio di alzare il volume, mettere lo schermo ad "intero", chiudere gli occhi ed immaginare nella vostra mente una ballerina di pizzica che danza, come avete appena visto. Riaprite gli occhi, fate partire il brano e...continuate a seguire la danza della ballerina nella vostra mente. Se riuscite ancora a vederla, cominciate ad essere "pizzicati" e capirete anche perché la gente che vedete nel video balla così tanto.

... La Notte Della Taranta - Canzoniere Grecanico Salentino - Beddhu Stanotte

http://www.youtube.com/watch?v=63_DQnsxEok

Dopo questa pizzica possiamo chiudere per questa settimana. La storia della Notte della Taranta è ancora lunga, rimangono ancora cinque anni da raccontare con tanti cantanti e tante belle canzoni. Spero che i brani vi siano piaciuti. A presto, con il seguito la Notte della Taranta.

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Orione

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