SETTIMANA 07.03.2011

 

07.03.2011

Cari Lupi, anche questa settimana sono stato molto assente da VSK, a causa di impegni in campagna che mi hanno tenuto lontano dai mari virtuali ed anche per la stanchezza che mi prendeva verso le 22 di sera. Finalmente ho finito di portare gli olivi e posso tornare a casa. Spero che questa settimana ci si incontri. Ho visto i saluti di Ray e di Virudaka nella visubox e mi hanno fatto molto piacere. Cari lupi, se entrate nel sito lasciate almeno un saluto, così saprò se siete ancora vivi. Allora Lupi,... a quando un ritorno a Vsk?. Dai!..., Cocal, Magnolia ed io vi aspetttiamo.

Prosegue la storia della musica folk salentina. Dopo la geografia e la storia del Salento, dopo il fenomeno del Tarantismo, dopo la nascita della Pizzica Pizzica e delle sue quattro diverse specie, in questa settimana parliamo del ballo della "pizzica de core", cioè il ballo di corteggiamento tra uomo e donna. Ho inserito tre brani musicali: uno del grande maestro e virtuoso violinista Luigi Stifani (1914-2000) e del gruppo Zimbarìa. Ho inserito anche tre video per comparare i diversi modi di ballare la pizzica: il primo è fedelissimo alla tradizione storica ed oggi forse un pò datato, il secondo è un esempio di come non si dovrebbe ballare la pizzica, ed il terzo è un esempio di ballo moderno. Chi volesse leggere ed ascoltare quanto già scritto, potrebbe cliccare sul tasto NEWS nella home page, dove troverà l'indice dei vari capitoli. Inoltre chi vuole lasciare un commento, può farlo nel forum. A fine pagina c'è un tasto per l'accesso immediato al post della musica folk salentina.

Buon vento Orione

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PREVISIONE METEO

Situazione (lunedì 07, ore 14): la corrente a getto (quella che scorre a 5500 mt con 80-100 nodi e motore del meteo a bassa quota), dalla Groenlandia va col ponente verso la Russia poi piega a grecale sulle pianure esteuropee e scende giù con la tramontana fredda sull'Adriatico alimentando un minimo sulla Turchia. Il meteo è presto fatto. La pressione minima sul Salento con 1020 mbar e 1034 mbar sulle Venezie. Bora F4 su alto adriatico, tramontana F5-F7 su mediobasso adriatico, grecale o levante tramontana F4-F7 su Tirreno,ponente F4 su mar di Sardegna, maestrale F4 su canale di sicilia, tramontana F7 su ionio. Nuvole su adriatico e Sicilia con pioggie scarse, più copiose su stretto di Messina. Neve su alpi orientali a quote basse di 700 mt ed appenino centromeridionale a quote 600 mt. Temperature di 4°C a Milano, 3°C a Senigallia, 13°C ad Oristano e 7°C a Lecce.

Tendenza della settimana: settimana piuttosto brutta con notevoli variazioni della corrente a getto. Siamo in periodo di alta dinamicità dei flussi d'aria, per cui le previsioni sono estremamente difficili. Per questa settimana preferisco farle solo per due giorni consecutivi, aspettando di vedere poi dove scorrerà la corrente a getto che è molto fredda in questo periodo. Martedìl, ore 14: Pressione tra 1028 mbar in Sicilia e 1031 mbar su Trieste. venti : vedi foto. Nuvole su meridione isole escluse, con pioggie molto deboli, nevicate su appennnino meridionale a 600 mt e sicilia a 900 mt. Temperature di 6°C a Milano, 4°C a Senigallia, 10°C ad Oristano e 7° a Lecce. Mercoledì, ore 14: l'afflusso di aria fredda dai Balcani si sposta sulla grecia, diretta ad un minimo sulla Turchia. La pressione in Italia è compresa tra un minimo di 1025 mbar al sud e 1022 mbar al nord per il transito di una bassa pressione su nord europa. Venti variabili F2 su gran parte dell'Italia, tramontana F3 su ionio e scirocco F3 su canale di sardegna. Nuvole scarse senza pioggie. Neve su Alpi a quote sopra 1700 mt. Temperature di 9°C a Milano, 7°C a Senigallia, 9° a Lecce e 10° ad Oristano. Giovedì, ore 14: diminuisce l'aria fredda che proviene adesso dalla Francia. Sull'Italia si instaura un nucleo di alta pressione compresa tra 1022 e 1024 mbar. Venti: vedi foto. Nuvole scarse senza pioggie e neve. Temperature di 11°C a Milano, 9° a Senigallia, 12° a Lecce ed Oristano. Venerdì, ore 14: la corrente di aria fredda passa sul centro europa. In Italia rimane il nucleo di alta pressione con cielo sereno. Venti scarsi e variabili, con moto tipicamente orario. Temperature di 10°C a Milano, 9° a Senigallia, 13° a Lecce ed Oristano. Sabato, ore 14: il nucleo di alta pressione passa sulla Romania, ed in Italia rimane compresa tra 1017 e 1024 mbar. arriva lo scirocco F6-F7 su canale di sicilia, canale e mare di sardegna. Scirocco F3-F4 su tirreno, F3 su adriatico e ionio. Nuvole su sardegna e tirreno, con pioggie su sardegna. Neve su alpi occidentalei a 1300 mt. Temperature di 10°C a Milano, 11° a Senigallia ed Oristano, 14° a Lecce. Domenica, ore 14: la pressione rimane stazionaria. òlo scirocco è il vento prevalente:vedi foto sottostante. Nuvole su tutta italia con pioggie, forti sul tirreno. Neve su alpi a 1300-1700 mt. Temperature di 7°C a Milano, 11° a Senigallia, 15° ad Oristano e Lecce.

Domenica 13.03.2011 ore 14

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La musica folk salentina – Il ballo della Pizzica

Dopo aver sentito alcuni brani della pizzica salentina, credo che sia arrivato il momento di parlare del ballo. Infatti la pizzica non è stata creata tanto per ascoltarla, quanto e soprattutto per ballarla. Questo fin dalle sue prime origini, cioè dai balli delle Menadi o Baccanti. Se è vero che suonavano col tamburello, il flauto e la lira, non lo facevano per mettersi tranquillamente sedute ad ascoltare ed apprezzare le melodie, ma per scatenarsi in balli forsennati che le portavano all'"estasi" (esser fuori di sé, in greco) e all'"entusiasmo" (Dio è dentro di te, in greco), cioè a liberarsi di tutti i vincoli (estasi) per esprimersi quali esse veramente fossero una volte possedute dal ritmo del ballo (entusiasmo). Quindi la struttura della musica doveva essere molto ritmica, ripetitiva ed ossessionante, tale da liberare la mente dai pensieri correnti. Anche con il successivo fenomeno del "tarantismo", la musica era essenzilmente la stessa, perchè doveva possedere la "tarantata" per indurla a ballare fino allo sfinimento. Solo così si poteva riuscire a liberarla dal veleno del ragno, se mai lo avesse realmente preso, o dal malessere psichico che sicuramente aveva. Il pensiero e con esso il cervello diventa quindi fondamentale per la guarigione della tarantata. Che la musica abbia un effetto enorme sulla mente non bisogna dimostrarlo, tanto è evidente. Che la musica abbia effetti terapeutici è un pò meno evidente, ma è altrettanto vero. Che il ballo influenzi positivamente l'umore è ancora del tutto noto. Se si mette insieme musica e ballo l'effetto è esponenzialmente maggiore. Questo è il caso della pizzica tarantata che prosegue le tradizioni delle Baccanti. Oggi il violino ha sostituito la lira, proprio per le sue caratteristiche strumentali (spettro sonoro più ampio con note più acute e vibrate) che influenzano maggiormente la mente dell'uomo. Il grande maestro Luigi Stifani, (Nardò 1914-2000), fu un grande virtuoso del violino, creò molte pizziche tarantate, specifiche per la cura del tarantismo. Nel suo meticoloso diario ha documentato le guarigioni di ben 29 tarantate dal 1928 al 1972. E' grazie a lui che la Taranta è viva. Un suo allievo Ruggero Inchingolo raccolse le sue ricerche e gli scritti nel libro "Luigi Stifani e la pizzica Tarantata". Qui è possibile ascoltare due brani. Il primo è la madre di tutte le pizziche tarantate. E' una "registrazione sul campo" del 1966 con Luigi Stifani al Violino e Salvatora Marzo al tamburello, Pasquale Zizzari all'organetto e Giuseppe Ingusci alla chitarra. Dopo la morte del grande maestro Stifani, si tiene ogni anno un memorial in suo onore, con la partecipazione spontanea di musicisti e ricercatori. Questo video ha un grande valore storico.

...Pizzica Tarantata" di Luigi Stifani e la sua orchestrina

http://www.youtube.com/watch?v=MU_wNDQiHDg

Il secondo brano è "Pizzica Indiavolata" di Luigi Stifani, eseguita dal suo allievo Ruggiero Inchingolo al violino, dal grande Pino Zimba al tamburello e dal gruppo musicale "Zimbarìa", durante il Festival dei "Suoni dal Mediterraneo" del 2003. Il video è stato postato su youtube, nell'anno della morte di Pino Zimba e vuole essere un omaggio alla sua persona, che tanto ha fatto per la musica salentina.

..."Tributo a Pino Zimba, Ruggiero Inchingolo, Pizzica Taranta, l'Indiavolata".

http://www.youtube.com/watch?v=41CXoOUBzmk

 

Dato che stiamo parlando di Zimbarìa propongo un terzo brano eseguito dal nuovo gruppo di Zimbarìa formatosi dopo la morte di Pino Zimba. Oggi é' composto da: Ines D'Ambrosio (tamburello, violino a sonagli, voce), Simone Longo (tamburello, voce), Marco Dell'Anna (fisarmonica), Rossano Ruggeri (chitarrino (trees)), Salvatore Salentino (violino), Luisa Campa (voce, chitarra) e Gabriella Marciano (chitarra, voce). Il brano è una Neo-pizzica molto vivace.

..."Le sei menu nu quartu" di Zimbarìa

http://www.youtube.com/watch?v=EomWUGpPJUY

Dai tre brani ascoltati risulta evidente che per apprezzare la "Pizzica" bisognerebbe ballarla più che ascoltarla. Infatti chi la sa ballare difficilmente riesce a star fermo quando la sente. Il ritmo entra così bene dentro che non si può non seguirlo. Questo fenomeno è ancora più evidente perchè anche chi non la sa ballare, sentendo la musica e vedendo gli altri ballare viene catturato e coinvolto, al punto che istintivamente si mette a seguire il ritmo. Se aveste visto la "Pizzica Tarantata" dell'Officina Zoé della scorsa settimana, avreste notato che alla fine del brano ballavano praticamente tutti e molti senza conoscere come effettivamente come si ballasse. Questa è la magia della pizzica. Poi il ballarla non è molto complicato: Non ci sono passi strettamente codificati, come il valzer, tango, calipso etc. Questo è un punto di forza, ma anche un punto di debolezza. Forza, perché non la puoi ballare subito senza grandi insegnamenti. Debolezza, perchè cosi molti ballerini si inventano passi del tutto nuovi che con la pizzica non c'entrano per nulla. Vedremo poi alcuni esempi di questo. Una cosa fondamentale di questo ballo sta nel "fazzoletto" che la donna tiene in mano. Era un accessorio immancabile nell'abbigliamento di un tempo, che veniva usato nel momento del ballo per invitare, sventolandolo, il partner prescelto. Oggi è molto abusata la credenza che vuole il fazzoletto come simbolo d'amore nelle mani della donna, che lo concederebbe durante il ballo solamente al giovanotto che sia stato in grado di rapirle il cuore. Anche se non si può negare in toto che questo semplice accessorio in alcuni casi potesse diventare un vero e proprio pegno d'amore che due innamorati si scambiavano durante il ballo, è più probabile che esso venisse utilizzato per animare maggiormente la danza. Nella danza della pizzica pizzica i ruoli, i sessi e la loro rappresentazione erano e sono molto marcati. Fermo restando che entrambi i ballerini, sia uomini che donne, tengono durante il ballo una postura eretta e composta, i passi che essi eseguono variano e si alternano tra momenti speculari e momenti "complementari". Alle donne va naturalmente il compito di esprimere al meglio, anche attraverso gli accessori tipici dell'abbigliamento femminile (gonne, foulard, scialli), la propria bellezza e femminilità. I passi sono molto più composti di quelli degli uomini, anche se non mancano i momenti di euforia con brevi corse e giri su se stesse. Le manidella donna spesso sono ferme a reggere la lungha gonna, ed in ogni caso le sue braccia restano sempre chiuse, o protese leggermente in avanti. L'uomo invece ha il dovere di esprimere, durante la danza la propria virilità, la propria forza, la propria atleticità, e questo compito lo svolge con movimenti più secchi e repentini, con le proprie braccia tese e aperte come a voler circondare o abbracciare a distanza la donna. In ogni caso, a rendere più o meno movimentato il ballo è la donna, che attraverso piccole fughe, guizzi, repentini stop e ripartenze, stuzzica l'uomo ad inseguirla, a "braccarla" delicatamente, per poi affrontarlo con giochi di piedi e di sguardi. Nel ballo della Pizzica Pizzica c'è il divieto assoluto del conttato fisico tra uomo e donna. Una volta un'apprendista che, per errore stava cadendo, fu sorretta dall'istruttore che la prese per il braccio. Come ringraziamento si prese un sonoro ceffone sul viso. Infatti, secondo la tradizione, il contatto è un'offesa grave ed un'assoluta mancanza di rispetto per la ballerina. L'uomo, nel suo corteggiamento, può avvicinarsi molto e quasi sfiorare la donna, ma mai toccarla o toccarle il fazzoletto, che lei muove, agita, mostra, o porge. Solo nel caso evidente che la donna lo offre chiaramente all'uomo, questo può prenderelo per qualche istante e restituirlo con grande rispetto.

Ma facciamo degli esempi: la settimana scorsa avete visto un video dei BTQ dove le ballerine erano veramente compostissime e intrepretavano il ballo nella maniera più ortodossa e più rispettosa della tradizionale. Qui lo ripropongo come esemplare del ballo corretto tradizionale.

....Lu core meu di BTQ (Ballati Tutti Quanti)

http://www.youtube.com/watch?v=mEVB_QAtgwI

Adesso vediamo l'esatto contrario, cioè un ballo che, se pur affascinante soprattutto per la bellezza della ballerina, ha ben poco della pizzica. Esilaranti alcuni commenti postati su youtube che distruggono la perfomance proprio perchè la ballerina dovrebbe ballare la pizzica e invece ad un cerrto punto balla anche il can-can. Altri commenti invece sono entusiasti ma sono fatti da persone che ignorano la storia della pizzica e che ammirano la bellezza e la bravura nel muoversi della ballerina. Il brano è eseguito dai "Calanti" che suonano una pizzica molto tradizionale. Il video è postato col titolo di "Pizzica, danza di corteggiamento". Più che una danza di corteggiamento sembra una mostra di gambe o come si dice a roma "che ja mostrato pure err core", basta confrontare le due immagini di presentazione dei video.

..... Pizzica, danza di corteggiamento

http://www.youtube.com/watch?v=z5IIiYBcy3k

La pizzica è tutt'altra cosa. E' fatta di sguardi, di sorrisi, di movenze sensuali, di provocazioni e ritrosie, anche di fughe nei momenti critici di troppa vicinanza. Molte volte la balla meglio la gente comune che alcune ballerine, che, per fare ad ogni costo " spettacolo", esagerano le situazioni. Vedete ad esempio questo video girato a Lecce, presso la cattedrale, dove una equipe della TV sta facendo un servizio sulla Pizzica per "UNO MATTINA". Il gruppo dei "Tamburellisti di Torrepaduli" sta suonano e la ballerina danza aspettando che qualcuno del pubblico si faccia avanti par ballare. Un'intervistatrice cerca volontari fra il pubblico, ma non è molto fortunata. Dopo aver coinvolto il classico turista TEDESCO che balla schiacciando noci, prova con un ragazzo, che però proprio non ci riesce. Chi sta riprendendo il video è una coppia di Lecce che la Pizzica la sa ballare e bene e si capisce dai commenti nel sonoro. Ad un certo punto, verso la fine del video, il ragazzo della coppia si lancia e si mette a ballare con Serena D'Amato e balla veramente bene. E' uno spettacolo vederli ballare insieme. Questa è la vera pizzica!. Bella da ballare e bella da vedere.

.....I Tamburellisti di Torrepaduli e Serena D'Amato per Uno Mattina Estate.

http://www.youtube.com/watch?v=j5flezy2-NU

Dalle foto si vede la differenze delle danze. Qui i ballerini sono vicini e gli sguardi ed i sorrisi sono una parte della danza, sopra la coppia è distante e sembra che la ballerina balli solo per sè.

La prossima settimana parlerò della "Ronda", cioè del ballo di una sola coppia, fatto dentro un cerchio di tamburellisti, accompagnati dal canto e, qualche volta, da uno strumento. Lì si capisce che la pizzica è essenzialmente ballo e ritmo, ritmo e ballo.

Spero che i brani vi siano piaciuti. A presto, con le Ronde.

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Orione

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